L’Italia delle disparità di genere nell’indagine dell’Istituto Demopolis
L’81% degli italiani dichiara di riconoscere l’importanza della parità di genere. Un dato rilevante sebbene inferiore a quello dei più vicini Paesi europei: Spagna (84%), Francia e Germania (90%).
È uno dei risultati dell’indagine, realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’Italia deve ancora impegnarsi per il pieno raggiungimento dell’obiettivo: appena un quarto dei cittadini ritiene che sia stata raggiunta nel nostro Paese la parità di genere nel mondo del lavoro, con un dato ampiamente inferiore alla media UE e che scende al 14% nel segmento femminile del campione. Si tratta di una meta ancora lontana nella percezione del 68% dei cittadini intervistati da Demopolis.
E ci sono settori più ostili di altri, soprattutto per le donne nei ruoli decisionali. Nella percezione dell’opinione pubblica, si salva, in parte, il mondo dei mass media: per il 70% degli intervistati, si dimostra infatti più equo di altri nella presenza di donne anche nelle postazioni di comando. Appena un terzo ritiene che le donne in Italia siano equamente rappresentate ai vertici della politica. Il dato scende al 25% per il mondo d’impresa.
L’Istituto di ricerche diretto da Pietro Vento ha focalizzato, per Radio1 Rai, anche l’asimmetria della partecipazione delle donne al dibattito pubblico ed ai processi decisionali. Si tratta di una disparità, rispetto alla partecipazione maschile, ancora marcatissima, largamente riconosciuta dai cittadini.
Per appena un terzo – secondo l’indagine di Demopolis – oggi esiste equilibrio nella presenza femminile nel dibattito pubblico italiano. Ed è un dato che si riduce al 20% tra le donne. Per la maggioranza assoluta degli intervistati, se le donne fossero più presenti, il dibattito pubblico in Italia sarebbe migliore.
Nota informativa: l’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 16 al 18 novembre 2021, per Radio1 Rai su un campione stratificato di 2.000 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione di Marco E. Tabacchi.