Il consenso ai partiti nel Barometro Politico dell’Istituto Demopolis
Le prime 3 forze politiche in un punto e mezzo, tra il 21 e e il 19,5%. Fiducia in Draghi al 62%.
Se si votasse oggi per le Elezioni Politiche, Fratelli d’Italia sarebbe, con il 21%, primo partito nel Paese, seguito dalla Lega con il 20,8%; il Partito Democratico otterrebbe il 19,5%. Il Movimento 5 Stelle si attesterebbe al 16,6%; staccata al 7% Forza Italia. Sotto il 3% le altre forze minori. È la fotografia sul peso dei partiti, scattata dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.
Il partito di Giorgia Meloni, beneficiando anche del ruolo di quasi unica opposizione, completa la rincorsa su Salvini, iniziata alle Europee del 2019: come emerge dal trend Demopolis, le 2 principali forze di Centro Destra, oggi rispettivamente al 21% e al 20,8%, nel maggio 2019 apparivano staccate di 28 punti: 34,3% la Lega, 6.4% FdI.
“In attesa della partita fondamentale delle Amministrative di inizio ottobre, due elementi – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – risultano significativi: per la prima volta negli ultimi decenni, i 4 maggiori partiti italiani – Lega, Fratelli d’Italia, PD e Movimento 5 Stelle – sono oggi dentro una forbice inferiore ai 5 punti, tra il 21 e il 16,6%. E la distanza tra le prime 3 forze politiche si è ridotta ad 1 punto e mezzo: segno di una partita politica sempre più aperta”.
Oltre 6 italiani su 10 esprimono fiducia nel Premier Mario Draghi. Nel giorno dell’incarico, a inizio febbraio, a fidarsi di Draghi era il 54%; l’evoluzione del trend Demopolis ha toccato poi il 66% a inizio marzo e il 58% a fine aprile nei giorni del confronto sulle riaperture, per attestarsi oggi al 62%.
Nota informativa: l’indagine è stata realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, il 2 e il 3 agosto 2021, su un campione stratificato di 1.200 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.