Risultati dei sondaggi Demopolis
Covid-19: gli italiani e la “fase 2”
Resta alta la preoccupazione degli italiani per la diffusione del Covid-19 nel nostro Paese: ai timori per la salute, che si confermano ancora oggi prevalenti con il 72%, si sommano ormai da settimane forti inquietudini economiche e sociali, indicate da una percentuale crescente di cittadini. A dichiararsi preoccupato per l’impatto del Coronavirus sull’economia era, a fine marzo, il 56% degli italiani: il dato cresce in 40 giorni al 67% di oggi. È il trend rilevato dalle analisi dell’Istituto Demopolis.
Molto larga appare la sintonia dell’opinione pubblica sulla scelta di posticipare il rientro in classe degli studenti. Con l’eccezione degli esami di Stato, il 78% apprezza la decisione di posticipare a settembre la riapertura delle scuole. La pensa diversamente appena un quinto degli intervistati, propenso a una ripresa già nel mese di maggio.
Intanto, i tre quarti degli italiani, tra quanti sono usciti nelle ultime 2 settimane, affermano di aver utilizzato la mascherina, prevalentemente nei luoghi chiusi: per lo più chirurgica o, in molti casi, puntando sul fai da te. Il 18% non le ha utilizzate, in quanto non è riuscito a trovarle, il 7% afferma di ritenerle inutili.
I cittadini chiedono al Governo e alle Regioni forti investimenti nella sanità pubblica e nella medicina territoriale.
Accanto ai test con i tamponi, sono stati avviati i primi esami sierologici, che permettono di verificare la presenza di anticorpi, stabilendo se si è venuti in contatto con il virus. Si tratta di strumenti che, secondo l’opinione pubblica, andrebbero potenziati ed estesi. L’80% ritiene che tamponi e test sierologici vadano effettuati in modo più ampio e diffuso.
La crisi da Covid-19 sta intanto incidendo sulle abitudini degli italiani in tema di salute e prevenzione: il 68%, più di 2 cittadini su 3 intervistati da Demopolis, ammette di aver rinviato o rinunciato ad effettuare, in queste ultime settimane, accertamenti diagnostici o visite specialistiche per timore del contagio.
Se le misure di contenimento del virus, decise dall’Esecutivo nelle settimane scorse, sono risultate per lo più condivise, più complessa si preannuncia per il Governo Conte la gestione concreta degli incentivi per fronteggiare la crisi. Il provvedimento economico più apprezzato risulta, con il 75%, la cassa integrazione in deroga anche per le imprese con un solo dipendente.
Il 68% degli italiani guarderebbe con favore all’introduzione di un reddito transitorio di emergenza, connesso al periodo del Covid-19, per i cittadini esclusi dagli altri ammortizzatori sociali (che non fruiscono né di cassa integrazione, né di reddito di cittadinanza, né dei bonus destinati alle Partite Iva).
Negli ultimi 2 mesi sono cambiati, anche a causa del lockdown, i consumi di quasi i tre quarti delle famiglie: il 45% sostiene di aver ridotto le spese, avendo minori occasioni di acquisto; il 28% ha speso meno per risparmiare o per assenza di liquidità. Secondo l’Istituto Demopolis, appena il 25% ha mantenuto le spese abituali.
Demopolis ha analizzato infine la percezione dell’opinione pubblica sui tempi dell’emergenza Coronavirus: se un quinto degli intervistati appare più ottimista, ipotizzando per il mese di giugno o l’estate un ritorno pieno alla normalità, il 18% punta su una scomparsa del Covid in autunno. La maggioranza assoluta degli italiani intervistati ritiene, forse con maggiore realismo, che ci vorrà più tempo, che sarà necessario attendere il vaccino. 1 su 10 preferisce non fare previsioni.
Il peso dei partiti nel Barometro Politico dell’Istituto Demopolis
Dopo una crescita di 15 punti, dal 43% di gennaio al 58% di inizio aprile, si riduce oggi al 55% la fiducia degli italiani nel Premier Giuseppe Conte.
Intanto, se si votasse oggi per la Camera, la Lega si confermerebbe primo partito con il 27%, pur registrando un calo di 4 punti negli ultimi 2 mesi. È quanto emerge dal Barometro Politico di maggio dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, che ha fotografato il consenso odierno ai partiti. In lieve crescita, negli ultimi 2 mesi, gli altri 3 principali partiti: il PD avrebbe oggi il 21%; il Movimento 5 Stelle il 16,5, Fratelli d’Italia il 14%.
8 MAGGIO 2020