La fruizione dei media in vista delle Elezioni Politiche
Poco più di un terzo degli italiani sta seguendo con molto interesse la campagna elettorale in vista del voto del 4 marzo. Il 41% con poca attenzione; il 25% ammette di non seguirla per niente. In ogni caso, per gli elettori più o meno attenti, la televisione si conferma lo strumento centrale nella formazione di un’opinione politica. È uno dei dati che emerge dall’indagine condotta, per il programma Otto e Mezzo, dall’Istituto Demopolis.
Per informarsi sulla politica il 70% degli italiani segue i tg, programmi e talk in tv. Alla Rete, in particolar modo a Facebook e ai Social, si affida il 43% degli intervistati; il 35% discute con amici, colleghi e familiari, e lo spunto di confronto è spesso un programma in tv o una notizia. Il 34% legge i quotidiani, tradizionali e, soprattutto, online; oltre un quinto ascolta la radio. Appena il 3% partecipa ad incontri e dibattiti pubblici.
“Cresce la fruizione della Rete, la stragrande maggioranza dei cittadini si informa in modo ibrido su più mezzi, ma – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – la televisione resta determinante e costituisce, anche in questi giorni, l’unica fonte di informazione politica per il 20% degli intervistati: secondo l’Istituto diretto da Pietro Vento, circa 10 milioni di italiani entrano in contatto con la politica ed il Paese soltanto attraverso il filtro della tv”. È un segmento di elettori, quest’ultimo, che presenta un maggior tasso di indecisi: un target di fatto determinante in qualunque competizione elettorale.
A circa 2 settimane dalle Elezioni, il consenso resta instabile: ad incrementare l’incertezza sull’esito del voto del 4 marzo, accanto alle incognite della nuova Legge Elettorale ancora poco chiara agli italiani, è anche la crescita dell’astensione che colpisce tutti gli schieramenti politici. Se si votasse oggi, circa 16 milioni di italiani potrebbero non votare alle Politiche: il numero più significativo di essi, 12 milioni, è assolutamente determinato a non recarsi alle urne; quasi 4 milioni di elettori fanno parte invece di quel segmento che l’analisi dell’Istituto Demopolis definisce “astensione revocabile”: sono elettori che potrebbero ancora cambiare idea e recarsi alle urne il 4 marzo. “È un target molto importante per i partiti e spesso determinante per l’esito della campagna elettorale – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – costituito da cittadini oggi per lo più indecisi anche sulla scelta di voto”.
Nota informativa – L’indagine è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 14 al 15 febbraio 2018, su un campione stratificato di 2.000 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Supervisione della rilevazione demoscopica con metodologie integrate cawi-cati-cami di Marco E. Tabacchi. Coordinamento del Barometro Politico Demopolis per il programma Otto e Mezzo a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.