Indagine Demopolis per IBC: come cambiano i criteri di scelta degli italiani nella spesa alimentare 

Accanto alla variabile “costo”, indicata oggi dal 68%, la notorietà della marca assume un valore determinante nelle scelte di acquisto del 60% degli italiani. Un peso significativo, secondo la ricerca Demopolis, lo esercita anche l’italianità delle produzioni.


La crisi economica degli ultimi anni ha modificato comportamenti e stili di consumo degli italiani. In questo scenario, una ricerca dell’Istituto Demopolis per IBC, l’Associazione delle Industrie dei Beni di Consumo, ha analizzato gli elementi che oggi influenzano maggiormente le scelte delle famiglie.

La prudenza degli ultimi anni pesa ancora: la variabile “costo e promozioni” incide sui comportamenti di oltre i due terzi dei cittadini alle prese con la spesa alimentare. Al secondo posto, la notorietà della marca, che assume un valore determinante nelle scelte di acquisto del 60% degli italiani; un peso significativo – secondo l’analisi dell’Istituto diretto da Pietro Vento – lo esercita, per il 57%, l’italianità delle produzioni. Sui comportamenti d’acquisto incide anche l’abitudine: circa un intervistato su due ammette di preferire spesso un prodotto già testato ed apprezzato.

Interessante appare il trend Demopolis 2011–2017 su come sono cambiati i criteri di scelta dall’inizio della crisi ad oggi. La variabile “costo” aveva una incidenza del 59% nel 2011; era poi balzata al 72% nel 2013, nel momento di maggior preoccupazione per il Paese. Oggi decresce al 68%, ma resta forte la tendenza dei consumatori a cercare i beni al miglior prezzo possibile.

La fiducia nella marca, la conoscenza del brand sono rimaste centrali nelle scelte dei consumatori anche negli anni più difficili: ed oggi, pur avvertendo una perdita di potere d’acquisto, 6 italiani su 10 continuano a prediligere le marche più note.

Dal 2015 – secondo i dati della ricerca dell’Istituto Demopolis – ha assunto un ruolo molto significativo, nel vissuto dell’opinione pubblica, anche l’italianità delle produzioni: era ritenuta importante da meno di un cittadino su due nel 2011; oggi ha un peso significativo nelle scelte di 57 consumatori su 100.

La crisi economica è intervenuta sulle ragioni di scelta dei consumatori tanto da incrementare la tendenza verso la qualità. “Gli italiani – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – hanno imparato ad essere più esigenti: se la necessità di risparmiare incide ancora, le scelte d’acquisto alimentari sono sempre più una questione di fiducia”.

Cresce dunque l’incidenza della qualità fra le motivazioni di scelta. Inoltre, qualcosa è cambiato nel valore percepito della marca: gli italiani – secondo le analisi qualitative condotte per IBC dall’Istituto Demopolis – rivelano indici di fidelizzazione crescente verso le aziende che risultano più attente all’impegno sociale e al rispetto dell’ambiente.

 

 

 

Nota informativa – L’indagine è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, per IBC – Associazione delle Industrie dei Beni di Consumo – su un campione stratificato di 1.000 intervistati rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi.

Potrebbero anche interessarti