Sondaggio Demopolis: il ruolo dell’Europa nell’era Trump e il piano di riarmo di Ursula von der Leyen
Opinione pubblica ed elettorati divisi trasversalmente sul piano di riarmo europeo. Secondo l’indagine dell’Istituto Demopolis, prevale nettamente il no sull’invio di militari italiani in Ucraina
Con la Presidenza Usa di Donald Trump, il ruolo dell’Europa rischia di essere seriamente ridimensionato: è la percezione dell’80% degli italiani, rilevata dal sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.
È una convinzione diffusa nell’opinione pubblica, che da giorni caratterizza il dibattito in molti Paesi del Vecchio Continente.
Di fronte al probabile avvicinamento tra Stati Uniti e Russia, 3 italiani su 4 – il 75% – ritengono che oggi l’Unione Europea dovrebbe rafforzarsi, a partire da una maggiore coesione tra gli Stati membri. Di parere differente risulta appena il 16%.
Ma la necessità di un’Europa più forte non corrisponde – nell’opinione di ampia parte dei cittadini – all’opportunità di investimenti militari.
Sono molte le perplessità dell’opinione pubblica sul piano ReArm Europe da 800 miliardi di euro, voluto da Ursula von der Leyen. Gli italiani si dividono, ma prevale la contrarietà: il 40% lo valuta positivamente; il 48%, la maggioranza relativa, boccia invece il piano di riarmo dei Paesi europei deciso nei giorni scorsi a Bruxelles ed approvato dal Parlamento di Strasburgo.
Anche sul piano politico, gli elettori si dividono trasversalmente: secondo l’analisi dell’Istituto Demopolis, valutano positivamente il piano di investimenti militari il 60% di chi vota Forza Italia e poco più di 1 elettore su 2 di Fratelli d’Italia. Nel PD il no prevale di poco su sì: 43 a 42. La quota di chi condivide il progetto di riarmo crolla sotto il 20% tra chi vota Lega, AvS e Movimento 5 Stelle.
L’Istituto diretto da Pietro Vento ha chiesto agli italiani anche un’opinione sull’avvio delle trattative per la tregua tra Russia ed Ucraina, gestite dagli Stati Uniti, senza il coinvolgimento dell’Europa. Anche in questo caso, opinione pubblica divisa in due. Un giudizio positivo è espresso dal 45% degli italiani, convinto che sarebbe in ogni caso auspicabile porre fine ad un conflitto che dura da oltre 3 anni. Valutazione negativa per il 42% degli intervistati, che teme invece che la trattativa porti di fatto ad una vittoria della Russia, che manterrebbe le regioni dell’Ucraina conquistate in questi 3 anni.
Le differenze divengono però marginali, quando Demopolis chiede: l’Italia dovrebbe inviare propri militari in Ucraina? Appena 1 su 5 dice di sì, il 73% dei cittadini si dichiara del tutto contrario a tale ipotesi avanzata dal presidente francese Macron e dal premier britannico Starmer.
Marzo 2025