Risultati del sondaggio Demopolis-Today: le tensioni nei Pronto Soccorso degli ospedali italiani
L’opinione dei lettori di Today e delle testate del Gruppo Citynews nel sondaggio dell’Istituto Demopolis
La cronaca italiana racconta con cadenza settimanale di situazioni di intolleranza o ostilità ai danni di medici, infermieri o personale sanitario di un Pronto Soccorso: il 22% dei cittadini dichiara di aver assistito personalmente o aver ricevuto racconti di familiari o conoscenti su episodi di tensione negli ospedali del Paese. Si tratta di una percentuale che si riduce al 12% nel Nord ma cresce in modo significativo al 36% nelle regioni del Mezzogiorno.
È uno dei dati che emerge dal sondaggio online condotto dall’Istituto Demopolis su un campione nazionale di cittadini italiani maggiorenni, lettori di Today e delle testate del gruppo Citynews.
Nella percezione di 2 intervistati su 3, ragioni scatenanti gli episodi di tensione nei Pronto Soccorso sono innanzi tutto l’affollamento e le attese troppo lunghe (68%), ma anche l’ansia e la frustrazione di chi accede o accompagna i malati (56%) nelle delicatissime dinamiche della medicina d’urgenza.
Più di 4 italiani su 10 indicano invece un difetto di comunicazione, che individua un possibile intervento prioritario per migliorare la temperatura emotiva delle strutture ospedaliere: si segnalano infatti la difficoltà di accesso alle informazioni durante l’attesa di cure (40%), ma anche per gli accompagnatori dopo la presa in carico dei malati (43%). Oltre un terzo cita l’inadeguatezza di alcune strutture di accoglienza ed attesa; appena un quinto sostiene che le cure prestate siano carenti.
In questo contesto, l’83% dei cittadini intervistati dall’Istituto Demopolis sarebbe favorevole ad una presenza regolare delle Forze dell’Ordine, accanto al personale di sorveglianza, nei Pronto Soccorso degli ospedali: uno strumento di tutela per tutti gli attori delle dinamiche di medicina d’urgenza.
Il sondaggio Demopolis ha infine individuato gli interventi ritenuti utili per ridurre le occasioni di tensione o di atti violenti nei Pronto Soccorso degli ospedali: innanzi tutto, incrementare il personale medico e infermieristico per ridurne l’affollamento (75%), assicurare una sanità territoriale più vicina ai cittadini per fornire un’alternativa ai Pronto Soccorso (66%), ma anche migliorare la comunicazione e le relazioni con l’utenza nei Pronto Soccorso (60%): un’esigenza, quest’ultima, segnalata in particolar modo nelle regioni del Sud.
Nota informativa – Il sondaggio è stata condotto dall’Istituto Demopolis dal 4 al 10 marzo 2025, con metodologia cawi, su un campione nazionale stratificato di 2.400 cittadini italiani maggiorenni, lettori di Today e delle testate del gruppo Citynews.