Gli italiani e le sfide della Chiesa di Papa Francesco nell’anno del Giubileo: indagine dell’Istituto Demopolis

Il 76% ha fiducia nel Pontefice, che si conferma oggi la figura pubblica della quale gli italiani si fidano di più: ben oltre la fede o la pratica religiosa. I risultati della ricerca sono stati presentati, in anteprima, a Papa Francesco, che ha ricevuto in udienza privata, nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, il direttore di Demopolis Pietro Vento e le ricercatrici dell’Istituto Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. 

Il tema ispiratore dell’Anno Santo, la “speranza”, sembra intercettare le aspirazioni e le istanze dell’opinione pubblica: il 75% degli italiani è convinto che oggi la speranza sia in crisi nel mondo contemporaneo. Forte è l’auspicio che il Giubileo possa rafforzare l’attenzione sulle urgenze della società: è un’attesa che sopravanza l’aspettativa di messaggi di matrice strettamente spirituale.

Il 70% degli italiani spera che, nel corso del 2025, cresca l’impegno per la pace in tutte le aree di guerra. La maggioranza assoluta si augura che si rafforzi la lotta alle cause strutturali della povertà e della fame e l’impegno contro le disuguaglianze, temi che hanno contraddistinto – nella percezione collettiva – il Pontificato di Francesco. 


Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine condotta, all’avvio del Giubileo, dall’Istituto Demopolis su un campione di 3.008 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana.



“Il Pontefice – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – è oggi un riferimento di fiducia per il 76% dei cittadini. Papa Francesco, sin dal primo anno di Pontificato, è la figura pubblica della quale, in assoluto, gli italiani si fidano di più: ben oltre la fede o la pratica religiosa. Piace la sua sintonia con i bisogni reali delle famiglie, la chiarezza e la spontaneità delle sue parole”. 


Nel contempo, anche se in ripresa, si ferma al 45% la fiducia espressa dagli italiani nella Chiesa. Una distanza che si spiega, soprattutto, con la progressiva riduzione della pratica religiosa nel nostro Paese: si dichiara cattolico il 72%, ma poco più di un italiano su sei è di fatto praticante, va a messa regolarmente. 


Quali sono, nella percezione dell’opinione pubblica, i tratti distintivi del Pontificato di Bergoglio? Per 2 italiani su 3 – secondo la ricerca dell’Istituto Demopolis – il Magistero di Francesco si caratterizza per l’inesausto richiamo alla pace e alla fratellanza contro l’odio e le guerre. Il 60% ricorda inoltre l’attenzione di Bergoglio agli ultimi e ai più deboli, con un invito costante ad un ritorno al Vangelo. Oltre la metà cita la cifra comunicativa del Pontefice. Più di 4 su 10 rammentano l’attenzione verso i giovani come protagonisti del futuro, l’impegno per una Chiesa accogliente nei confronti di tutti e che sappia rinnovarsi ascoltando i segni dei tempi. Il 40% cita inoltre l’attenzione alla crisi climatica e alla tutela dell’ambiente come tratto distintivo del Magistero papale.


L’Anno Santo si presenta anche come un’occasione di bilancio: per la maggioranza assoluta dell’opinione pubblica italiana, le scelte di apertura assunte da Papa Francesco sono un inizio importante nel cammino di rinnovamento della Chiesa. Nella percezione degli intervistati, la principale difficoltà della Chiesa Cattolica sta oggi nel conciliare fede e storia con le sfide della contemporaneità. Poco meno di un quarto cita lo scandalo degli abusi sessuali. Ulteriori difficoltà segnalate il riuscire a farsi ascoltare sui temi della pace, ma anche coinvolgere le nuove generazioni e frenare la crisi delle vocazioni. 


All’avvio del Giubileo, l’Istituto Demopolis ha deciso infine di interrogare gli italiani su che cosa dovrebbe fare la Chiesa per mantenere e accrescere la comunità dei credenti. La maggioranza assoluta, il 57%, sollecita un rinnovamento espressivo: essere più creativa nel modo in cui vive la fede, anche per attrarre le nuove generazioni. Circa 4 su 10 auspicano un maggiore coinvolgimento dei laici e delle donne, mentre un quarto del campione ricorda l’opportunità di valorizzare le nuove tecnologie e le reti sociali. Poco più di un quinto sostiene che oggi serva difendere la tradizione per far ricrescere la comunità dei credenti.

Nota informativa: metodologia e campione di rilevazione demoscopica
La ricerca demoscopica è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, su un campione di 3.008 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato sulla base del genere, dell’età e dell’area di residenza. La rilevazione quantitativa, preceduta da un’ampia fase di colloqui aperti qualitativi, è stata condotta con modalità integrate cawi-cati-cami dal 3 al 10 gennaio 2025. Supervisione di Marco E. Tabacchi. Coordinamento della ricerca a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.

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