Gli italiani e le politiche europee per il Green Deal: indagine dell’Istituto Demopolis

Da qualche mese, in Europa così come in Italia, sono iniziate a cambiare le sensibilità dell’opinione pubblica sulle politiche globali per la transizione ecologica. Poco meno di un quarto dei cittadini sostiene che, nella transizione verso le rinnovabili, sia necessario rinunciare del tutto, in tempi rapidi, alle fonti di energia fossile. Per il 45% serve farlo, ma solo progressivamente. Per il 32% servirà continuare a utilizzare in futuro petrolio, carbone e altre fonti fossili.
Più di 6 italiani su 10 – secondo l’indagine Demopolis – apprezzerebbero una rimodulazione delle scelte dell’UE che permettesse, con specifici limiti, la parziale prosecuzione della costruzione di auto diesel o a benzina.

Il futuro di chi? Spopolamento e priorità emergenti nell’indagine Demopolis promossa da Fondazione Con il Sud

La riduzione delle nascite e l’invecchiamento non mitigato della popolazione rappresentano – nella percezione dell’opinione pubblica – una vera e propria emergenza. 6 italiani su 10 ritengono che oggi lo spopolamento del Paese sia un fenomeno da affrontare prioritariamente. Gli indici di preoccupazione più marcati si rilevano soprattutto, raggiungendo il 68%, nel Sud e nelle Isole, che temono oggi lo spopolamento più del resto d’Italia: l’inverno demografico rischia di essere più rigido per il Mezzogiorno.
Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine promossa da Fondazione Con il Sud e realizzata dall’Istituto Demopolis, che ha analizzato percezioni e consapevolezze dell’opinione pubblica nazionale sulle priorità emergenti e sulle dimensioni più problematiche che gravano sul futuro del Paese.

Gli italiani e le sfide di Papa Francesco nell’anno del Giubileo: indagine Demopolis

Il 76% degli italiani ha fiducia nel Pontefice, che si conferma oggi la figura pubblica della quale i cittadini si fidano di più: ben oltre la fede o la pratica religiosa. 
I risultati della ricerca sono stati presentati, in anteprima, a Papa Francesco, che ha ricevuto in udienza privata, nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, il direttore di Demopolis Pietro Vento e le ricercatrici dell’Istituto Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Forte è l’auspicio che il Giubileo possa rafforzare l’attenzione sulle urgenze della società: il 70% degli italiani spera che, nel corso del 2025, cresca l’impegno per la pace in tutte le aree di guerra.
La maggioranza assoluta si augura che si rafforzi la lotta alle cause strutturali della povertà e della fame e l’impegno contro le disuguaglianze, temi che hanno contraddistinto il Pontificato di Francesco. 

Demopolis: come cambiano le priorità degli italiani

A conquistare i primi posti, nella scala delle priorità degli italiani rilevate dall’Istituto Demopolis, sono oggi la salute, con la richiesta di investimenti nella sanità indicata dall’80%, e il contenimento dell’inflazione, citato da tre quarti delle famiglie italiane, alle prese – da troppo tempo – con un crescente e preoccupante aumento del costo della vita.
L’occupazione scende dal primo al terzo gradino del podio. In questo contesto, il tema dell’immigrazione passa – nell’agenda dei cittadini – dal 70% del 2019 al 43% odierno, di fatto dal 2° posto di 6 anni fa al 7° posto di oggi. fatto dal 2° posto di 6 anni fa al 7° posto di oggi.
La scelta di allestire in Albania centri di prima accoglienza e trattenimento in cui trasferire parte dei migranti sbarcati nel nostro Paese divide l’opinione pubblica.

Sondaggio Demopolis: Trump e le scelte di politica estera nell’opinione degli italiani

Dal 20 gennaio Donald Trump è tornato alla guida degli Stati Uniti con un impatto molto forte anche sull’opinione pubblica europea. Chiamati ad una prima valutazione sulle prime settimane del neo Presidente alla Casa Bianca, gli italiani si dividono: il 40% ne promuove le scelte, il 44% esprime un giudizio critico. E’ il primo dei dati che emerge dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis che ha analizzato la percezione degli italiani sulle prime posizioni assunte da Trump in politica estera.
il 60% degli italiani è convinto che, con Trump alla Casa Bianca, la guerra tra Russia ed Ucraina si concluderà rapidamente.  Il piano del Presidente Usa sul futuro di Gaza è condiviso da poco meno di 1 cittadino su 5, mentre il 68% lo ritiene sbagliato e poco attuabile. 

Gli italiani, i Social e le fake news

Oggi 7 italiani su 10 ritengono di poter incorrere in notizie false sui Social Network. A ritenersi immune è solo il 23%. È uno dei dati che emerge dall’indagine condotta dall’Istituto Demopolis.
In questo scenario si inserisce la notizia, recentissima, della scelta di Mark Zuckerberg di porre fine, già da subito negli Stati Uniti, al fact checking e alla politica di moderazione dei contenuti. In merito gli utenti italiani dei Social si dividono. Il 42% condivide la scelta, ritenendo il controllo attuale una limitazione della libertà di espressione; per il 40%, invece, è una decisione sbagliata che finirà con l’incrementare le fake news in Rete.

Gran Premio Internazionale di Venezia 2024: assegnato il Leone d’Oro per meriti professionali al direttore di Demopolis Pietro Vento

Nel corso di una cerimonia tenutasi nello storico Palazzo della Regione Veneto, è stato assegnato il Leone d’Oro del Gran Premio Internazionale di Venezia 2024 al direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento, uno dei principali esperti italiani nel campo della ricerca politica e sociale, nelle indagini demoscopiche e nell’analisi dell’opinione pubblica. A consegnare il riconoscimento sono stati il presidente della Giuria Maurilio Prioreschi e l’attrice Adriana Sarcinelli.
“Il Comitato del Gran Premio Internazionale di Venezia – si legge nella motivazione – assegna il Leone d’Oro di San Marco, per meriti professionali, al dott. Pietro Vento, direttore dell’Istituto Demopolis, per il suo alto contributo alla comprensione della realtà politica e sociale del Paese”.

Il ritorno delle armi: gli italiani e le guerre del nostro tempo. Ricerca per Caritas Italiana

Dopo più di 1.000 giorni dall’invasione russa in Ucraina e oltre un anno di escalation del conflitto in Medio Oriente, la visibilità quotidiana della guerra sta condizionando l’immaginario degli italiani: il 74% associa la guerra a morte e distruzione; un dato cresciuto di quasi 20 punti in 3 anni. Per il 56% dei cittadini, l’Italia non dovrebbe mai intervenire militarmente in situazioni di guerra e conflitto internazionale.
Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca condotta per Caritas Italiana dall’Istituto Demopolis, i cui risultati sono stati pubblicati nel volume della Caritas “il ritorno delle armi: guerre del nostro tempo”.

Adolescenti in Italia: che cosa dicono gli under 18, che cosa pensano gli adulti

Il 58% degli under 18 italiani dichiara che gli adulti capiscono sempre meno i ragazzi: un dato in crescita nell’ultimo biennio: è uno dei dati emersi dalla ricerca condotta dall’Istituto Demopolis per l’impresa Sociale Con i Bambini, i cui risultati sono stati presentati a Roma alla Biblioteca Nazionale.
“La ricerca – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – ha focalizzato le differenti prospettive sulla quotidianità e sul futuro di adolescenti e genitori. Dall’ascolto diretto degli under 18 e delle famiglie emergono molte dimensioni inattese: a partire dallo sguardo sul futuro, con lo schiacciante pessimismo dei genitori sul futuro dei ragazzi (73%) cui fa da controcanto l’ottimismo dei giovani, prevalente ma non plebiscitario: oggi, si dichiara ottimista il 45%”.

Il 2024 nella memoria degli italiani: sondaggio di fine anno dell’Istituto Demopolis

A caratterizzare il 2024 nel mondo è stata, per oltre l’80%, la vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti ed il suo ritorno alla Casa Bianca. 3 italiani su 4 evidenziano l’escalation della guerra a Gaza e in Libano, con i rischi crescenti per tutta l’aria medio-orientale. La maggioranza assoluta ricorda il perdurare del conflitto tra Russia ed Ucraina. Sono i dati che emergono dal sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis, che ha analizzato gli ultimi 12 mesi nella memoria dell’opinione pubblica.
L’anno politico è stato contraddistinto, per il 68% degli italiani, dal peso crescente della Premier Giorgia Meloni. Più di 4 intervistati su 10 segnalano la progressiva nuova polarizzazione del quadro politico intorno ai 2 principali partiti.