Gli italiani e Papa Francesco: che cosa resta di 12 anni di Pontificato. I dati dell’indagine dell’Istituto Demopolis

Con una fiducia del 75%, Papa Francesco è stato, negli ultimi 12 anni, un riferimento fondamentale per l’opinione pubblica, la figura della quale gli italiani si sono sempre fidati di più: ben oltre la fede o la pratica religiosa. Il dato, che emerge dall’indagine dell’Istituto Demopolis, cresce all’83% tra i cattolici, ma raggiunge il 60% anche tra i non credenti o tra chi professa altre religioni. 
L’impegno di Francesco per la pace e contro le guerre, la costante attenzione per gli “ultimi”, la spontaneità delle parole e dei gesti sono alcuni dei tratti distintivi che – nel ricordo degli italiani – hanno caratterizzato il Pontificato. ll 53% appare convinto che le aperture della Chiesa volute da Papa Francesco siano irreversibili e che proseguiranno con il prossimo Pontefice.

L’opinione degli italiani sul Presidente Trump nel trend dell’Istituto Demopolis

A quasi 3 mesi dall’insediamento alla Casa Bianca, 2 italiani su 3 esprimono una valutazione negativa sul presidente americano Donald Trump. Meno di un quarto ne promuove l’operato. Particolarmente emblematico risulta il trend che emerge dalle indagini condotte negli ultimi mesi dall’Istituto Demopolis. e in novembre, mese della rielezione, i giudizi positivi degli italiani sul Presidente degli Stati Uniti erano del 40% e raggiungevano il 42% nel gennaio scorso al momento dell’insediamento, l’operato nei primi 100 giorni ha incrementato dubbi e perplessità dell’opinione pubblica: oggi appena il 23% degli italiani esprime un giudizio favorevole su Donald Trump. Nelle ultime settimane sono anche diminuiti gli ottimisti sui fronti di guerra a Gaza e in Ucraina.

Gli italiani e le sfide di Papa Francesco nell’anno del Giubileo: indagine Demopolis

Il 76% degli italiani ha fiducia nel Pontefice, che si conferma oggi la figura pubblica della quale i cittadini si fidano di più: ben oltre la fede o la pratica religiosa. 
I risultati della ricerca sono stati presentati, in anteprima, a Papa Francesco, che ha ricevuto in udienza privata, nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, il direttore di Demopolis Pietro Vento e le ricercatrici dell’Istituto Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Forte è l’auspicio che il Giubileo possa rafforzare l’attenzione sulle urgenze della società: il 70% degli italiani spera che, nel corso del 2025, cresca l’impegno per la pace in tutte le aree di guerra.
La maggioranza assoluta si augura che si rafforzi la lotta alle cause strutturali della povertà e della fame e l’impegno contro le disuguaglianze, temi che hanno contraddistinto il Pontificato di Francesco. 

Dazi, sondaggio Demopolis: le preoccupazioni dell’opinione pubblica italiana e del mondo d’impresa

La scelta di Donald Trump di applicare i dazi statunitensi all’export dei Paesi europei ha avuto un fortissimo impatto sull’opinione pubblica italiana. Più di 2 cittadini su 3 ritengono che ci saranno conseguenze negative per l’economia del nostro Paese. È quanto risulta dal sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, che ha anche analizzato la percezione del tessuto produttivo sulla misura imposta dalla Casa Bianca. Demopolis ha rilevato anche l’opinione degli italiani su quello che dovrebbe essere l’atteggiamento dell’Unione Europea: la maggioranza assoluta degli italiani riterrebbe più opportuno aspettare e trattare con gli USA, al fine di evitare una pericolosa guerra commerciale.

Barometro Politico Demopolis: peso e trend dei partiti

Se si votasse oggi per le elezioni Politiche, Fratelli d’Italia otterrebbe il 29,5%, mantenendo un vantaggio di circa 6 punti sul PD attestato al 23,2%. Lieve ripresa per il Movimento 5 Stelle, all’11,4%. Tornano appaiate al 9% Forza Italia e Lega i cui leader, da settimane, sono in competizione all’interno della coalizione di Governo. L’alleanza Verdi Sinistra avrebbe il 6,4%.
È la fotografia sul peso dei partiti, scattata dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.
Demopolis ha analizzato anche la consistenza delle forze di maggioranza e opposizione. I 4 partiti dell’attuale area di Governo avrebbero insieme il 48,5%, le diverse forze di opposizione otterrebbero nel complesso un punto in meno, il 47,5%, con il 29,6% attribuibile al Centro Sinistra, poco più dell’11% al M5S ed un 6,5% alle liste dell’ex Terzo Polo.

Chi siamo: profilo dell’Istituto Demopolis

Il metodo di lavoro di Demopolis, Istituto Nazionale di Ricerche diretto da Pietro Vento: clienti e prodotti, ambiti di analisi e di indagine, attività di consulenza e comunicazione.
Con un team di ricercatori ed esperti di comunicazione di pluriennale esperienza, Demòpolis studia le tendenze della società italiana con competenze mirate nell’analisi dell’opinione pubblica, nelle indagini demoscopiche, nella ricerca sociale, politica e di mercato, nella comunicazione e nella consulenza strategica.
L’Istituto ha realizzato indagini demoscopiche e sondaggi d’opinione per il programma Otto e Mezzo (LA7), Radio1 e il Giornale Radio Rai, per il TG1, il Tg2, il Tg3, le TGR Rai regionali e RaiNews, per diversi quotidiani e settimanali nazionali e regionali.

The Power to Know, and Act on, What Italians are Thinking, Doing and Feeling

Gran Premio Internazionale di Venezia 2024: assegnato il Leone d’Oro per meriti professionali al direttore di Demopolis Pietro Vento

Nel corso di una cerimonia tenutasi nello storico Palazzo della Regione Veneto, è stato assegnato il Leone d’Oro del Gran Premio Internazionale di Venezia 2024 al direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento, uno dei principali esperti italiani nel campo della ricerca politica e sociale, nelle indagini demoscopiche e nell’analisi dell’opinione pubblica. A consegnare il riconoscimento sono stati il presidente della Giuria Maurilio Prioreschi e l’attrice Adriana Sarcinelli.
“Il Comitato del Gran Premio Internazionale di Venezia – si legge nella motivazione – assegna il Leone d’Oro di San Marco, per meriti professionali, al dott. Pietro Vento, direttore dell’Istituto Demopolis, per il suo alto contributo alla comprensione della realtà politica e sociale del Paese”.

Trend: la fiducia degli italiani nell’Unione Europea

Le scelte di Bruxelles e di Ursula Von der Leyen tornano a dividere l’opinione pubblica. Secondo il trend rilevato da Demopolis, la fiducia degli italiani nell’Unione Europea si attesta oggi al 38%, in discesa rispetto al 44% rilevato nel 2022 e al 40% di un anno fa. Pesano le incertezze e i crescenti timori sul futuro.
Il dato si differenzia e si polarizza significativamente se analizzato in base alla collocazione politica degli intervistati: si fida dell’Europa l’81% degli elettori del PD e il 58% di chi sceglie l’Alleanza Verdi-Sinistra. La fiducia si attesta al 51% tra chi vota Forza Italia e al 40% tra i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle. A fidarsi dell’Unione Europea è però soltanto 1 elettore su 3 del partito di Giorgia Meloni e il 16% di chi vota Salvini. La fiducia resta bassa, sotto il 30%, tra gli italiani che non si recano alle urne.

Sondaggio Demopolis: il ruolo dell’Europa nell’era Trump e il piano di riarmo di Ursula von der Leyen

Con la Presidenza Usa di Donald Trump, il ruolo dell’Europa rischia di essere seriamente ridimensionato: è la percezione dell’80% degli italiani, rilevata dal sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis.
Sono molte le perplessità dell’opinione pubblica sul piano ReArm Europe da 800 miliardi di euro, voluto da Ursula von der Leyen. Gli italiani si dividono: il 40% lo valuta positivamente; il 48%, la maggioranza relativa, boccia invece il piano di riarmo dei Paesi europei deciso nei giorni scorsi a Bruxelles. Anche sul piano politico, gli elettori si dividono trasversalmente. Netto invece il no sull’invio di militari italiani in Ucraina.

Gli italiani e le politiche europee per il Green Deal: indagine dell’Istituto Demopolis

Da qualche mese, in Europa così come in Italia, sono iniziate a cambiare le sensibilità dell’opinione pubblica sulle politiche globali per la transizione ecologica. Poco meno di un quarto dei cittadini sostiene che, nella transizione verso le rinnovabili, sia necessario rinunciare del tutto, in tempi rapidi, alle fonti di energia fossile. Per il 45% serve farlo, ma solo progressivamente. Per il 32% servirà continuare a utilizzare in futuro petrolio, carbone e altre fonti fossili.
Più di 6 italiani su 10 – secondo l’indagine Demopolis – apprezzerebbero una rimodulazione delle scelte dell’UE che permettesse, con specifici limiti, la parziale prosecuzione della costruzione di auto diesel o a benzina.